Da qualche mese è apparsa la nuova versione di Penguin, l’aggiornamento Penguin 4.0, algoritmo di Google per la valutazione dei siti; premiati i siti virtuosi, penalizzati quelli rimasti indietro. Oltre a fornire maggiori performance e nuove possibilità, il programma garantisce un posizionamento su Google più equo e trasparente, mirato ad eliminare, nel tempo, tutti coloro che praticano attività SEO non conformi alle linea guida della colosso di Mountain View.

Come funziona Penguin

Questo algoritmo di Google ha come obiettivo principale quello di scovare i siti che per risalire le SERP hanno utilizzato quello che nel linguaggio comune viene definito SEO Spam, cioè una serie di strategie pensate per aumentare la visibilità di un sito mediante l’utilizzo di determinate parole chiave. Google Penguin, non sembra tuttavia interessato al sito nella sua interezza e complessità, ma alle singole pagine; la pagina di un sito potrebbe subire seri colpi, perdere posizioni nella SERP, ma senza che questo influisca gravemente sull’intero sito.

Penguin sarà un controllore severo per il posizionamento su Google: parola di esperti

Tempi sempre più duri per chi prova fare link building basato sullo spam, come confermano Gerald Murphy (Client Service Manager at EMEA press BrightEdge) e Nikolay Stoyanov (Managing Director di Blue Glass).
Secondo Murphy, Penguin 4 è un algoritmo giusto, equo, perché premia i contenuti naturali e di qualità ed è in grado di capire i link, distinguendo efficacemente quelli genuini dallo spam.
Sulla stessa linea è Stoyanov, secondo il quale questa ventata di correttezza apporterà solo benefici alla comunità SEO. Inoltre, aggiunge, Penguin è ora real-time e nel core di Google, per cui ogni modifica, in positivo o in negativo, avverrà quasi istantaneamente. Di conseguenza, ogni attività di grey o black hat SEO, attuata per favorire in modo scorretto il posizionamento su Google, verrà scovata subito, con relativa punizione. Tuttavia, con Penguin 4 l’impatto di una penalizzazione non riguarderà più l’intero dominio, ma solo le pagine incriminate. In questo modo, se da un lato ci saranno maggiore severità e controllo, dall’altro si potranno correggere prontamente gli errori senza dover incorrere in perdite consistenti in termini di traffico organico (come invece avveniva prima).

La nuova versione di Penguin

Il nuovo algoritmo di Google è presente da pochi mesi e l’aggiornamento vale per tutti i siti indicizzati sul motore di ricerca più famoso del mondo. Pare tuttavia che sia ancora difficile capire o prevedere come questa modifica possa impattare sul posizionamento di un singolo sito e sul suo traffico proveniente da Google, anche se molti siti avrebbero subito una riduzione di traffico proveniente da query generiche (quelle cioè che solitamente generano molto traffico). Nell’immediato sarebbe alquanto difficile notare rilevanti variazioni di posizionamento o traffico in siti localizzati in Italia perché gli aggiornamenti come Penguin 4.0 hanno un impatto maggiore sulle risorse in lingua inglese. Pertanto siti in lingua inglese o posizionati su query ad alto traffico possono osservare, al contrario, variazioni pressoché istantanee. L’aggiornamento Penguin 4.0 è uscito proprio d’estate e in un periodo di ferie, dunque un calo del traffico è essenzialmente fisiologico, interessante dunque è il controllo dell’impatto nel lungo periodo.