Come vengono valutate le estensioni di dominio da Google?

Se state pensando di aprire un blog o lanciare un nuovo sito internet la scelta del dominio e della sua estensione non sono una cosa da sottovalutare, anzi, forse oggi sono la base da cui partire per avere successo nel mondo digitale.

Ecco quali sono gli aspetti da prendere in considerazione e come valutare le diverse estensioni di dominio per poter lanciare un sito web di successo.

SEO, EDM, TLD, ccTLD e gTLD: agli acronimi alla base della scelta

Sapete qual è la definizione di EDM? L’EDM è l’acronimo di Exact Domain Match, una tecnica che viene spesso usata nel web che comporta la scelta di un dominio in base alle parole chiave sulle quali il sito vuole puntare. Quindi, se avete una società di consulenza sarà utile scegliere un dominio con la parola “consulenza” al suo interno.

Un indirizzo web è composto di più parti: una parte è il nome del dominio, un’altra è l’estensione di dominio, conosciuta anche come dominio di primo livello o top-level domain (TLD).

Ci sono diversi tipi di TLD:

  • ccTLD, i più conosciuti, ovvero i “country code TLD” tra cui l’italiano .it, ma anche .es spagnolo, .uk della Gran Bretagna, il .de della Germania e così via. Questi coprono un campo geografico, infatti, ogni nazione ne ha uno ed è fondamentale non confondersi: ad esempio .at è Austria e .au è Australia, due nazioni molto distanti tra loro.
  • gTLD definiti come “generic TLD” di cui fa parte il famoso .com “commercial” che sono estensioni di dominio con una diffusione internazionale e che coprono un campo tematico. Per fare altri esempi riportiamo il .org che sott’intende il termine “organization” e rimanda di norma a organizzazioni no profit. Un’altra generica estensione è il .info che di regola rimanda a siti web con caratteristiche “informazionali”.

 

Un’altra caratteristica che distingue gli gTLD dai ccTLD è il fatto che i primi sono sempre composti da almeno tre lettere. Entrambe le estensioni fanno parte, come tutti i TLD, del Domain Name System, che sono una sorta di rubrica di tutti indirizzi web.

Quindi quale estensione di dominio scegliere?

Quando si pensa ai domini, siamo portati a pensare in maniera automatica a indirizzi web che finiscono per .it o .com, o al massimo .net. Si tratta di una forma mentis difficile da scardinare, ma se volete guardare al futuro a all’innovazione dovreste iniziare ad aprirvi a soluzioni alternative e creative, cercando di scorgere le opportunità offerte dalle nuove estensioni di dominio.

Infatti, i nuovi gTLD vi permettono di personalizzare al massimo i vostri progetti, etichettandoli a seconda del settore di riferimento in cui operate e aiutando l’utente a capire subito di cosa tratta il vostro sito. In un mercato sempre più saturo come quello del web, con una crescita sempre più elevata della concorrenza, una buona soluzione potrebbe essere l’uso delle nuove estensioni gTLD per i propri domini, per dotarsi di un’etichetta digitale di riconoscimento che permetta di emergere rispetto ai competitor, perché attira facilmente l’attenzione e rimane ben impressa nella mente degli utenti già al primo sguardo.

Tra nel nuove estensioni di dominio ne segnaliamo alcune:

  • .photography
  • .agency
  • .srl
  • .online
  • .store o .shop
  • .blog
  • .life
  • .fun

 

Insomma, c’è la possibilità di sbizzarrirsi: in base alla vostra realtà aziendale e al settore di riferimento del vostro sito, potete scegliere l’estensione di dominio che più vi rappresenta e allo stesso tempo vi distingue dalla concorrenza.

Le nuove estensioni di dominio garantiscono vantaggi in ottica SEO? 

Il lancio di tante nuove estensioni di dominio in un periodo relativamente breve ha creato non poca confusione nel mondo del web, dando vita a diverse teorie in merito ai presunti benefici in ottica SEO. In realtà le nuove estensioni dominio garantiscono vantaggi per tutto ciò che ruota intorno alla reputazione online.

Per quel che riguarda la SEO, invece, la verità è che per Google non c’è alcuna differenza tra estensioni classiche e nuovi gTLD. Facendo eccezione per il .com, che resta l’estensione più richiesta e maggiormente considerata, tutte le altre estensioni hanno ugual valore agli occhi del motore di ricerca.

Se state quindi pensando di acquistare una nuova estensione di dominio, potete abbandonare l’idea che questa scelta da sola vi porti ad avere maggiori vantaggi nel posizionamento in SERP, perché, per Google non c’è nessuna differenza tra le estensioni di dominio classiche e nuovi gTLD.