SEO e Google Analytics: come e quali dati interpretare?

Vuoi sapere quali sono le metriche più importanti e come leggere i dati di Google Analytics? Ecco tutto quello che devi sapere per una efficace strategia SEO.

La maggior parte di voi conoscerà già questo prezioso strumento gratuito fornito da Google per analizzare il traffico, gli obiettivi e il pubblico di una attività online e conoscere più da vicino gli utenti.

Per coloro che si stanno ancora chiedendo cos’è Google Analytics, partiremo da una breve panoramica delle sue molte funzioni e potenzialità per poi entrare nel dettaglio e suggerirvi quali dati tenere maggiormente in considerazione.

 

Cos’è Google Analytics e perché è uno strumento necessario

Google Analytics è un servizio di web analytics gratuito che fornisce statistiche dettagliate in merito alle prestazioni di un sito e alle caratteristiche dei visitatori. È uno strumento di cui non potete fare a meno, specialmente se vi occupate di un blog o di un marketplace, perché offre una enorme quantità di dati preziosi per improntare la vostra strategia di marketing online e migliorare l’ottimizzazione. Tra cui:

  • Dati demografici
  • Località
  • Utenti nuovi
  • Canali di traffico
  • Termini di ricerca

Nonostante si tratti di una piattaforma piuttosto intuitiva e facile da usare, per via della grande quantità di informazioni che Google Analytics è in grado di fornire, occorre sapere come leggere i dati e come interpretare le metriche a disposizione.

Tenete presente che, prima di ogni cosa, dovrete registrarvi su Google Analytics con un account Google, configurare il vostro account e inserire il codice di tracciamento in ogni pagina del sito web, così da permettere la raccolta e la memorizzazione dei dati.

 

Come leggere i dati di Google Analytics

Cominceremo col dare una visione di insieme dei dati che si possono reperire direttamente nella Home page dello strumento, già sufficiente per avere una panoramica dell’andamento del sito in un arco di tempo personalizzabile e anche in tempo reale. Vediamo nel dettaglio alcune metriche:

  • Utenti: questo indicatore rappresenta il numero di visitatori unici del vostro sito web, ovvero quegli utenti che non lo hanno mai visitato in precedenza.
  • Sessioni: indica il numero di utenti che hanno visitato il sito. Una sessione Una Sessione Google Analytics scade quando il tempo intercorso tra un’interazione e la successiva è superiore ai trenta minuti. Cioè: la sessione scade se non c’è attività dell’utente per trenta minuti.
  • Frequenza di rimbalzo: esprime la percentuale di utenti che ha abbandonato il sito dopo aver visitato una sola pagina. Questo dato non dovrebbe mai essere troppo alto, soprattutto per i siti di e-commerce, in quanto si lega a un basso tasso di conversione.
  • Durata della sessione: stima una durata media delle sessioni degli utenti sul sito. Attenzione, però, a considerare che Analytics calcola il tempo che trascorre dalla prima azione (ovvero la prima visualizzazione di pagina) all’ultima azione: se un utente abbandona il sito senza aver compiuto nessuna attività, il tempo stimato sarà 0. Le sessioni hanno anche un orario di scadenza che è la mezzanotte. Se un utente sta navigando il sito dalle 23:45, la sua sessione terminerà alle 23:59:59 anche se continuerà ad interagire con il sito web. Alle 00:00:00 avrà dunque inizio una nuova sessione.

Sulla Home page di Google Analytics sarete in grado di visualizzare anche una panoramica sintetica di altre informazioni, ad esempio relative al dispositivo dal quale gli utenti stanno visitando il vostro sito web oppure da quale località e anche quali sono le pagine più visitate.  

Analisi del target: i rapporti sul Pubblico

Dalla scheda Pubblico di Google Analytics avrete una visione complessiva delle caratteristiche e dei comportamenti del vostro pubblico. Dalla panoramica si ottiene un quadro d’insieme sui dati demografici e le metriche di sessione, ma dal menu a tendina possiamo concentrare il focus su ciascuno di questi dati per avere un approfondimento delle metriche.

In particolare, i rapporti “dati demografici” ,“dati geografici”, “dispositivi mobile” sono quelli maggiormente consultati: se i primi sono piuttosto intuitivi, i secondi riguardano le informazioni sugli utenti che visitano il vostro sito dalle aree geografiche selezionate come target della pubblicità, ma anche ottenere informazioni sugli utenti di altre aree geografiche che manifestano un naturale interesse per i vostri prodotti. Le informazioni sui dispositivi mobile ci permettono di avere dei dati sui dispositivi mobili vengono usati per interagire con i contenuti.

Misurare l’efficacia della comunicazione multi-channel: i rapporti sull’Acquisizione

In questa sezione è possibile avere informazioni sui mezzi e le sorgenti da cui provengono le visite degli utenti, quindi individuare da dove provenga maggiormente il traffico e dove intervenire. Le sorgenti indicano l’origine del traffico, ad esempio un motore di ricerca (come google) o un dominio (example.com). I mezzi sono le categorie generiche della sorgente, ad esempio la ricerca organica (organico), la ricerca a pagamento basata sul costo per clic (cpc), un referral web (referral).

I canali di provenienza si dividono in:

  • Organico: traffico derivante dalle ricerche sui motori;
  • Traffico a pagamento: generato da campagne a pagamento, ad esempio su Google Ads;
  • Referral: traffico proveniente dai link al vostro sito su altri siti;
  • E-mail: traffico generato da tecniche di e-mail marketing;
  • Direct: riferito agli utenti che approdano sul sito direttamente digitando l’URL nel motore di ricerca;
  • Social: traffico proveniente dai canali social.

 

I rapporti sul Comportamento

Questa scheda vi presenta una serie di informazioni relative ai comportamenti degli utenti sul vostro sito, quindi alle pagine visualizzate, i contenuti del sito, la velocità e le ricerche. Tra gli elementi che troviamo in questa sezione, uno dei più interessanti è il flusso di comportamento. Questo è rappresentato da un diagramma di flusso che espone i percorsi del traffico, i “nodi” in cui questo viene trasferito nonché le pagine in cui si interrompe.

Una pagina in cui il flusso si interrompe di frequente necessiterà sicuramente di provvedimenti per migliorare l’esperienza dell’utente e aumentare il tempo di permanenza sul sito, quindi anche le conversioni.

Conversioni

Nella sezione Conversioni è possibile analizzare l’andamento del proprio e-commerce, tenendo sotto controllo entrate, tasso di conversione e valore medio degli ordini. Alcune metriche possono essere monitorate con il tracciamento eCommerce avanzato di Google Analytics, altre possono essere trovate sulle tabelle e impostandole su eventi personalizzati.

Rapporto acquisto/dettaglio

Questa metrica è derivata da acquisti unici divisi per visualizzazioni delle pagine dei dettagli dei prodotti (Ecommerce avanzato). La si può trovare sotto: Ecommerce -> Rapporto rendimento prodotti
Questa metrica può aiutarvi a rispondere alla domanda:

“Per quali prodotti è più probabile che gli utenti convertano/acquistino dopo avere guardato i dettagli?”

Aggiunta di prodotti al carrello

Questa è una metrica fondamentale poiché mostra il numero di volte che gli acquirenti hanno aggiunto prodotti ai loro carrelli. Può essere monitorata come parte di un tracciamento ecommerce avanzato o impostando il monitoraggio dell’evento associato con i clic degli utenti sui pulsanti di aggiunta al carrello.

Quando si usa il tracciamento ecommerce avanzato questa metrica è disponibile sotto: Ecommerce->Analisi di acquisto->Rendimento elenco prodotti

L’installazione di questa metrica dà la capacità di analizzare non solo quante volte i prodotti sono aggiunti al carrello ma anche perché alcuni prodotti hanno percentuali di conversioni in acquisto più alte di altri.

Rimozione di prodotti dal carrello

Questa metrica mostra il numero di volte che i prodotti sono stati rimossi dal carrello. Può essere monitorata come parte del tracciamento ecommerce avanzato o può essere impostata come un evento nel tracciamento degli eventi che monitorano specificamente la rimozione dei prodotti dal carrello. Dovresti cercare prodotti che sono aggiunti al carrello quindi rimossi più spesso degli altri.

Pagamenti prodotti

Simile ad “aggiunte di prodotti al carrello”, il rapporto Pagamenti prodotti mostra il numero di volte che i prodotti sono stati inclusi nel carrello. Il tracciamento Pagamenti Prodotti può essere impostato con il Tracciamento Ecommerce avanzato o con il Tracciamento eventi di clic sul pulsante “Vai in cassa”.

Costo Per Acquisizione (CPA)

Questa è una metrica essenziale che dovrebbe essere calcolata e misurata da due prospettive:

  1. Quale CPA ti puoi permettere, che al tempo stesso permetta alla tua attività di rimanere a galla?
  2. Qual è il tuo CPA attuale dopo i costi medi del traffico?

Percentuale di acquisti ripetuti

Questo rapporto è collegato alla sopracitata metrica CLV (Valore del cliente nel tempo) ed è calcolato come gli acquisti da clienti abituali divisi per tutti gli acquisti sul sito per una data gamma di date. Permette semplicemente maggiori opportunità da una prospettiva di pianificazione media.

Entrate per sessione

Questa è una metrica fondamentale da misurare e monitorare, poiché consente di identificare e impostare correttamente il CPA (Costo-Per-Acquisizione) e il CPC (Costo-Per-Clic) del tuo negozio quando lanci una campagna di acquisizione di traffico basata su CPC/CPA.

Sebbene avere più dati sia naturalmente sempre meglio di averne meno, una grandissima quantità di dati può frustrare e confondere anche gli analisti più esperti. Allineare il vostro obiettivo su specifiche metriche di rendimento è la sola possibilità di estrapolare le informazioni più pertinenti che davvero interessano e guidano il valore del business.

E voi utilizzate Google Analytics? Quali sono i dati che ritenete più importanti per una strategia SEO? Ditecelo nei commenti!