Come fare SEO in un panorama digitale in continuo cambiamento?
Parola d’ordine: contenuto.

Parlare di SEO oggi significa parlare di una disciplina imprevedibile, tanto che alcuni esperti, o sedicenti tali, hanno arditamente deciso di sancirne la morte. La SEO non è morta. La SEO è cambiata.

Algoritmi Google

 

La SEO ruota attorno alle più o meno recenti evoluzioni degli algoritmi dei motori di ricerca, ma anche, e soprattutto, all’incessante evoluzione del mondo internet e del web. Ed è proprio questo costante cambiamento a provocare, per così dire, un certo affanno nei professionisti che tentano di tenersi al passo, limitati anche da ciò che i motori comunicano e ciò, che invece, tengono gelosamente custoditi nei loro quartieri generali. Non fraintendetemi, anche io faccio parte di coloro che perdono il sonno alla ricerca della formula segreta di Big G. Esiste un’intera letteratura e uno stuolo di grandi autori che affrontano i temi della SEO, utilissimi vademecum per chi affronta un panorama in continuo cambiamento come quello della ricerca organica. Non è quindi mia intenzione scrivere l’ennesima guida al riguardo. Questo post nasce da una semplice riflessione: se per una volta cambiassimo prospettiva e facessimo il gioco dei motori, non curandoci per un attimo dell’aspetto tecnico?

Il punto focale di un colosso come Google è sempre stato, e sempre rimarrà, l’esperienza utente: fornire a un determinato utente il migliore risultato possibile rispetto alla ricerca (query) di volta in volta sottoposta. Per fornire questo dato, i motori si aggiornano continuamente al fine di favorire i siti che forniscono contenuti originali, unici e di qualità, magari con un ottimo lavoro di Digital Pr. Partendo da questo assunto potremo senz’altro considerare che, lasciando per un attimo da parte l’aspetto tecnico e concentrandoci sui contenuti, potremo allontanare lo spauracchio degli algoritmi e la paura che il nostro sito venga affossato con l’uscita dell’ennesimo aggiornamento.

SEO Copywriting e Contenuto

 

Costruire il nostro sito privilegiando la qualità dei contenuti e ponendo come obiettivo principale quello della condivisione di argomenti di valore per l’utente, piuttosto che per i motori, riuscirà a metterci al riparo dall’aspetto tecnologico, molto più di tutte quelle piattaforme che cercano la propria via di riuscita colpendo il punto debole dell’algoritmo di turno.

Nel 2013, Jason Squardo, Executive Vice President of Optimization di ZOGDigital, commentava così l’uscita di Google Hummingbird:

 The SEO conversation we should be having is about authorship, user-generated content, and social channels  such as Google+ and YouTube, which will help identify a user or website as an authentic resource for credible information. If you provide relevancy and authenticity in the right places, that’s what matters. The principal of providing quality content in the right places doesn’t change based on where you are or what you’re doing. Keeping that at the forefront of strategy is how to stay ahead of Google changes. (Original Post)

In conclusione: se Google e compagnia bella hanno come fine ultimo l’esperienza utente e la fornitura di un risultato il più attinente possibile rispetto alla query di partenza e nel numero di clic più basso possibile, allora proviamo a lavorare anche noi per l’utente, prima ancora che per il motore, così da rimanere al passo con il cambiamento.


Andrea Ronzano
SEO Manager