Aggiornamento di marzo 2019, Neural matching e RankBrain: evoluzioni e curiosità

In occasione dell’update di marzo 2019, Google ha risposto ad alcune domande su Twitter approfondendo le differenze tra Neural matching e RankBrain.

Lo scorso 13 marzo, attraverso il proprio account Twitter, Google ha comunicato di aver rilasciato un ampio aggiornamento del suo algoritmo di base. Successivamente, più precisamente in data 15 marzo, per evitare confusione sul nome effettivo da attribuire all’update, inizialmente diffuso con il nome di Google Update Florida 2, Google è intervenuto con un nuovo tweet comunicando il nome ufficiale dell’aggiornamento, ovvero “March 2019 Core Update”.

 

March 2019 Core Update: le considerazioni di SEMrush

L’aggiornamento di marzo, segue l’ampio update rilasciato nel mese di agosto del 2018, ribattezzato dalla comunità SEO con il nome di “Medic Update”. Due aggiornamenti ravvicinati e dal grande impatto che hanno scosso in modo importante i risultati del motore di ricerca.

Proprio in riferimento all’ultimo update di marzo SEMrush ha espresso alcune considerazioni di rilievo:

  • I livelli di volatilità delle SERP (da SEMrush Sensor) non sono significativamente più alti rispetto agli aggiornamenti Google precedenti.
  • I pattern di aggiornamento sono quasi gli stessi su Desktop vs Mobile.
  • Le categorie più colpite finora sono auto e veicoli, salute e animali.

March 2019 Core Update: le considerazioni di Search Engine Roundtable

Altre considerazioni interessanti sono arrivate da seroundtable.com che attraverso un sondaggio ha mostrato una serie di evidenze di grande rilevanza:

  • Il 58% di coloro che hanno partecipato al sondaggio ha riferito di essere stato colpito in modo negativo dall’update.
  • Il 56% ha dichiarato di aver notato una ripresa rispetto agli aggiornamenti passati.
  • Di questo 56%, circa 150 utenti hanno dichiarato di aver visto una ripresa senza aver avviato alcuna attività di ottimizzazione; circa 300 utenti hanno effettuato delle ottimizzazioni dei contenuti, mentre quasi 230 utenti che hanno finalizzato delle ottimizzazioni tecniche.

Neural matching vs RankBrain

L’aggiornamento di marzo è stata l’occasione per Google di rispondere ad alcune domande e chiarire dubbi circa la differenza tra Neural matching e RankBrain.

 

Di seguito riportiamo le due definizioni condivise da Google attraverso il proprio account Twitter:

RankBrain is an AI-based system Google began using in 2016 to understand how pages are related to concepts. It means we can better return relevant pages even if they don’t contain the exact words used in a search, by understanding the page is related to other words & concepts.

Neural matching is an AI-based system Google began using in 2018 primarily to understand how words are related to concepts. It’s like a super-synonym system. Synonyms are words that are closely related to other words…”.

Dunque, il RankBrain è un sistema di Google basato su intelligenza artificiale e utilizzato dal 2016, che attraverso il machine learning si pone l’obiettivo di aiutare l’algoritmo a interpretare meglio le query degli utenti. Questo consente a Google di restituire un contenuto che possa rispondere in modo fedele ed esaustivo all’intento di ricerca, nonostante lo stesso non contenga le parole esatte utilizzate nella ricerca.

Il Neural matching è anch’esso basato sull’intelligenza artificiale, utilizzato dal 2018, e consente al motore di ricerca di capire come le parole siano collegate ai concetti grazie a un sistema di sinonimi che permette di riconoscere in che modo una singola parola possa essere associata a un determinato contesto testuale.

Due evoluzioni di grande rilevanza che migliorano le SERP e restituiscono all’utente un contenuto sempre più preciso e coerente rispetto all’intento di ricerca. Un aggiornamento che premia quei contenuti di qualità che, privi di ripetizioni e forzature, attraverso uno storytelling appassionano, coinvolgono e accompagnano l’utente durante la navigazione.