Google Algoritmo

Analizziamo l’ultimo aggiornamento dell’algoritmo Google per molti noto con il nome di Medic Update

Caffeine, Panda, Mobilegeddon, Penguin, Mobile-First e il terremoto di agosto 2018 che per molti rimarrà alla storia come “Medic Update”. Questi sono soltanto alcuni dei termini che negli ultimi anni hanno riempito pagine web, ebook e libri sulla SEO. Ma andiamo per ordine e cerchiamo di capire qualcosa in più rispetto agli aggiornamenti dell’algoritmo DI Google.

Il colosso di Mountain View rilascia innumerevoli aggiornamenti durante l’anno con l’obiettivo di rispondere in modo sempre più preciso alle esigenze degli utenti. Ma cosa cambia quando parliamo di aggiornamento “broad core” come quello verificatosi a inizio agosto?

 

 

Broad core algorithm update: cosa cambia?

Questa definizione indica un ampio aggiornamento all’algoritmo principale del motore di ricerca. Un evento certamente più importante rispetto ai tanti update che si susseguono nel corso di un anno.

Nel 2018 sono stati due gli aggiornamenti di questo genere annunciati da Google, il primo nel mese di marzo mentre il più recente ad agosto, un evento catastrofico per molti, soprattutto per i siti a tema salute e benessere (da qui la definizione Medic Update), che hanno subito un declassamento in SERP, in alcuni casi perdendo quasi totalmente il traffico organico.

Le osservazioni di Google dopo il Medic Update

 Ma qual è stata la risposta di Google alle numerosissime domande arrivate attraverso Twitter? Danny Sullivan, uno tra i più autorevoli rappresentanti di Google, tramite il proprio account ha specificato che non esiste qualcosa in particolare da “sistemare”, ma ha ribadito ancora una volta l’importanza di produrre contenuti di qualità: “Have great content. Yeah, the same boring answer”.

Cosa fare? Il consiglio è quello di rileggere le linee guida di Google, aggiornate proprio nel mese di luglio.

 

 

Esiste una correlazione tra Medic Update e Quality Rater?

Sicuramente Google stava lavorando da tempo all’aggiornamento avvenuto nel mese di agosto e il rilascio delle linee guida dei quality rater del 20 luglio 2018 può far propendere per una relazione tra i due avvenimenti.

L’argomento “medical” viene discusso più volte nelle linee guida. In particolare, per quanto concerne l’E-A-T, ovvero Expertise (competenza) – Authoritativeness (autorevolezza) – Trustworthiness (affidabilità).

High E-A-T medical advice should be written or produced by people or organizations with appropriate medical expertise or accreditation. High E-A-T medical advice or information should be written or produced in a professional style and should be edited, reviewed, and updated on a regular basis”.

Google chiarisce che i contenuti di consulenza medica dovrebbero essere prodotti da persone o organizzazioni con una competenza specifica e aggiornati regolarmente. Discorso analogo per i siti web che possono essere inseriti sotto la categoria YMYL (Your Money Your Life), ovvero siti dove l’utente può trovare informazioni che impattano sulla vita, la famiglia e più nel dettaglio sull’aspetto economico.

Se Google non riconosce l’autorevolezza e la professionalità del tuo sito web? Cerchiamo di capire come supportare il motore di ricerca in questa comprensione, ecco alcune linee guida utili:

  • Inserire una bio per ogni autore, per i siti YMYL le informazioni dell’autore dovrebbero essere molto più dettagliate rispetto ad altri siti.
  • Inserire i collegamenti Social per ogni singolo autore e altri link che possano accrescere la professionalità di chi scrive.
  • Inserire nel portale tutte le informazioni utili di chi gestisce il sito web.

 

Perdita di traffico post aggiornamento: cosa fare?

Poniamo l’esempio di una perdita di traffico su un sito e-commerce dopo l’aggiornamento di Google del marzo 2018: variazione negativa del -30% di sessioni da organico e -14% di keyword posizionate in SERP. Uno scossone che rischia di compromettere le performance annuali di un sito.

In situazioni delicate, la prima cosa da fare è quella della raccolta dati. Oggigiorno sentiamo parlare sempre più spesso di data-driven e di strategie costruite partendo dall’analisi dei dati. Gli strumenti attuali ci consentono di raccogliere informazioni di grandissima rilevanza, lasciando poco spazio a teorie e supposizioni.

Una raccolta dati quantitativa permetterà di creare le fondamenta per analisi multidirezionali. Perché l’aspetto più affascinante del processo di analisi è che si conosce la base di partenza, ma durante il percorso possono emergere opportunità sorprendenti, impensabili, che possono cambiare le sorti un progetto.

I dati devono rappresentare la base di partenza e la chiave per ogni sviluppo successivo. Il monitoraggio costante permette di conoscere sempre più a fondo abitudini e passioni del nostro pubblico, garantendo la possibilità di rispondere in modo sempre più puntuale alle loro esigenze.

Conclusioni

Abbiamo raccontato l’ultimo aggiornamento dell’algoritmo di Google, mostrato le differenze tra un broad core algorithm update e i tanti update che si susseguono durante un anno e infine abbiamo indicato alcuni suggerimenti per i siti web che sono stati colpiti dall’aggiornamento.

Come già detto precedentemente, non esistono azioni precise che possano consentire di recuperare il traffico perso e ripristinare una situazione passata. Occorre ripartire, offrendo – come consigliato da Danny Sullivan – contenuti di qualità.

Approfondire le linee guida pubblicate nel mese di luglio, interpretare le indicazioni di Google e offrire agli utenti una struttura che possa rispondere in modo fedele alle loro esigenze, questa è la strada di ieri e sarà la strada di domani, perché in sostanza niente è cambiato e nessun cambiamento di rotta è stato apportato da parte del motore di ricerca, che continua a chiedere a tutti coloro che popolano il web di migliorarsi per se stessi e per i propri utenti.