Landing page, quali sono gli elementi da considerare per realizzarne una efficace?

Sia che vogliate ricevere lead sia che vogliate portare l’utente a comprare un prodotto, la creazione di una landing page deve essere fatta con molta attenzione.

La creazione di una landing page ha un ruolo fondamentale nel funnel di acquisto. Realizzare una landing page efficace, infatti, può essere la chiave di volta che trasforma un utente in un cliente. Le landing page, quindi, spingono l’utente a compiere l’azione desiderata, come lasciare i propri contatti, completare un form, scoprire maggiori dettagli su un prodotto o fare un acquisto.

Se in un sito la home page è una pagina meno focalizzata verso un’azione concreta e funge più da vetrina, una landing page deve riuscire a generare traffico e a dirigerlo verso pagine specifiche. Per far sì che questo avvenga, la pagina dovrà essere strutturata con cura e attenzione a seconda dell’obiettivo che attraverso essa si vuole ottenere.

Costruire una landing page

La prima cosa da fare quando si decide di creare una landing page è stabilire l’obiettivo per cui si vuole realizzare quella pagina. Con un obiettivo chiaro e preciso in mente sarà più facile anche sapere quali elementi inserire nella landing page e come convincere gli utenti a intraprendere una data azione.

Solitamente, l’obiettivo di una pagina di questo tipo può essere:

  • un download;
  • l’iscrizione alla newsletter o a un evento;
  • la sottoscrizione di un servizio;
  • la richiesta di contatto.

Una volta scelto l’obiettivo, il passo successivo è la definizione della Unique Selling Proposition. La USP deve spiegare qual è l’elemento distintivo del brand, la caratteristica più importante del prodotto o del servizio che volete vendere e che differenzia la vostra proposta dalle altre presenti sul mercato rendendola la migliore da scegliere.

La USP di una landing page, quindi, deve dare risalto a un vantaggio che si può ottenere e che può fare la differenza per il pubblico di riferimento. La USP ideale deve spiegare in che cosa il brand o il prodotto è unico o diverso, perché l’utente dovrebbe sceglierlo e quali i sono i benefit che ne derivano. Inoltre, deve essere specifica, concisa e d’impatto.

Gli elementi di una landing page

Dalla definizione dell’obiettivo dipendono tutte le decisioni successive: quali sono gli elementi da inserire all’interno della landing page e quali le frasi utili per convincere l’utente a compiere un’azione facendogli superare le paure che lo separano dal raggiungimento dello scopo finale.

Ma quali sono gli elementi principali da inserire all’interno di una landing page?

  • Headline: il titolo è fondamentale in qualsiasi landing page. Deve contenere la USP individuata in precedenza e deve essere in grado di attrarre l’utente convincendolo a continuare quanto previsto dalla pagina di destinazione. Per assolvere questo compito il titolo dovrà essere breve e chiaro, descrivendo il prodotto o il servizio che si vuole offrire in maniera sintetica, diretta e interessante.
  • Sottotitolo: serve a dare alcune informazioni in più e si configura come un headline, leggermente più lungo, ma pur sempre minimal.
  • Corpo del testo: nella prima parte della landing page si dovranno dare all’utente tutte le informazioni più importanti rispetto all’azione che si vuole che questo compia in modo che il primo scroll della pagina sia piuttosto leggero. Solo successivamente saranno inseriti testi più lunghi ed esplicativi che possano presentare tutti i benefici e i vantaggi che l’utente potrebbe avere compiendo l’azione richiesta.
  • Immagini e video: gli elementi grafici sono importantissimi per una landing page perché permettono di veicolare in modo semplice, efficace e ingaggiante la personalità di un brand. L’immagine o il video scelti devono catturare l’utente e possono dimostrare il funzionamento di un prodotto o riportare le testimonianze di clienti a supporto della qualità e validità del prodotto/servizio stesso.
  • Call to action: una volta atterrato sulla pagina, infatti, l’utente deve essere in grado di sapere come muoversi all’interno della stessa e quindi i bottoni di call to action sono fondamentali per raggiungere questo scopo. La call to action deve essere incisiva, empatica e potente in modo da convincere l’utente a fare un’azione.

Analizzare i risultati di una landing page

Una volta che la landing page sarà pronta e sarà online, analizzare i risultati è fondamentale per capire se il progetto sta raggiungendo le performance che ci si aspettava. Bisognerà, quindi, temere monitorato il traffico in entrata verso la landing page, il tasso di conversione e quello di rimbalzo.

Per farlo potranno venirvi in aiuto alcuni tool come HotJar che permette di implementare delle heat map che simulano il comportamento degli utenti sul sito e di ottenere informazioni utili in merito a click sugli elementi della pagina, i movimenti del mouse e gli scroll.

Inoltre, potrete compiere sulle landing page degli A/B test provando a vedere se, con la modifica di alcuni elementi sulla pagina, cambia anche il comportamento del pubblico e le conversioni migliorano: potrete sperimentare varianti di layout, colori e immagini, differenti copy per i testi e per il bottone della call-to-action trovando la soluzione più efficace.

Quindi le tipologie di landing page sono varie e devono essere calibrate in base al brand, alle sue esigenze e all’obiettivo che si vuole raggiungere. In generale, però, alcuni elementi devono essere sempre presenti ed è importante valutarli con attenzione per far sì che la landing page sia efficace.