HotJar SEO

Sapete che gli stessi utenti possono fornire utilissime indicazioni su come creare il contenuto ideale? Ecco come utilizzare HotJar per la SEO!

“Scrivete per gli utenti, non per i motori di ricerca”. Quante volte avete sentito dire questa frase? Eppure, non di rado capita che, all’atto pratico, chi scrive per il web dimentichi questo mantra nello stesso momento in cui inizia la scrittura di un nuovo contenuto. Ecco allora che la pagina web si riempie di keyword e informazioni tanto superflue da infastidire l’utente e allontanarlo dalla conversione.

Ma c’è un modo per conoscere esattamente che cosa cerca un utente? E, in base a questo, si può arrivare a costruire il “contenuto perfetto”? Con HotJar realizzare un contenuto che sia veramente di qualità è possibile. Ecco come utilizzare HotJar in ottica SEO e soddisfare nella maniera più esaustiva possibile l’intento di ricerca che porta gli utenti sul vostro sito.

La “navigazione distratta”: perché è importante fornire solo contenuti di valore?

Ogni giorno si è sottoposti a un’incredibile quantità di input e la soglia di attenzione è sempre più bassa. Inoltre, l’avvento degli smartphone ha radicalmente cambiato il nostro modo di navigare:

L’utente, quando apre una pagina web, ha un metodo di lettura molto diverso rispetto a quello che può avere su un libro o un giornale. Tende a dare uno sguardo veloce […] Bastano piccoli dettagli per farlo scappare o, al contrario, restare. In un mondo dove prolifera l’informazione dobbiamo sopravvivere, e pertanto diventa strategico per noi capire se quella pagina merita la nostra attenzione.” (Elena Farinelli, Web marketing per micro imprese e professionisti)

HotJar

Pensate alla frustrazione che si prova quando si digita una query e cliccando sul primo risultato non si trova la risposta cercata. Il comportamento tipico è quello di tornare su Google e selezionare uno degli altri risultati fino a che non si atterra sulla pagina che meglio risponde alla query digitata.

Risultato? Il sito in prima posizione ha attirato inizialmente l’attenzione dell’utente, ma ha perso in pochi secondi l’opportunità di cogliere l’interesse e l’intento di ricerca non è stato soddisfatto. Con HotJar e con l’ausilio di altri imprescindibili tool SEO, ogni webmaster ha la possibilità di fornire quanto più accuratamente possibile le informazioni cercate dai propri utenti.

HotJar: cos’è e come funziona questo tool

HotJar permette di ottenere dati relativi a comportamento e interessi degli utenti tramite mappe di calore, video recording, sondaggi e molto altro. Installare HotJar e iniziare a monitorare il comportamento degli utenti sul proprio sito è semplicissimo. È sufficiente:

  • creare il proprio account su https://www.hotjar.com/
  • individuare il tracking code da utilizzare
  • copiare lo script all’interno della sezione <head> del proprio sito.

Qui potete trovare una semplice guida che vi supporterà all’installazione. Tenete comunque presente che è possibile inserire il tracking code anche utilizzando Google Tag Manager o, se usate un CMS come WordPress, utilizzare un apposito plugin.

Ora potete accedere alla dashboard di HotJar e impostare l’attività di analytics o di raccolta feedback più adatta alle vostre esigenze. Per scoprire le informazioni più rilevanti da offrire agli utenti e capire come rendere questi contenuti il più possibile fruibili, è importante imparare a padroneggiare le seguenti feature:

  • Polls
  • Heatmaps
  • Recordings

HotJar polls: gli utenti dicono esattamente che cosa non li soddisfa

HotJar

HotJar permette di impostare dei sondaggi che vi consentono di chiedere all’utente informazioni di vario tipo sulla natura della pagina che stanno visitando. I polls appaiono sottoforma di un discreto pop-up di cui potete personalizzare colore, targeting (su quali pagine attivare il poll? su quali dispositivi?), comportamento (quando lanciare il poll? per quanto deve rimanere visibile?) e, soprattutto l’informazione richiesta all’utente.

Potete porre domande aperte o a risposta chiusa: HotJar dà la possibilità di scegliere tra un set di domande predefinite, valide per progetti editoriali così come per e-commerce, ma è possibile personalizzarle a proprio piacimento.

Domande suggerite per progetti editoriali:

  1. Sei riuscito a trovare le informazioni che cercavi?
  2. Che altre informazioni vorresti trovare su questa pagina?
  3. Che cosa manca in questa pagina?
  4. Di quali altri argomenti vorresti che ci occupassimo?

Immaginate un utente che entra su una pagina del vostro blog e non trova l’informazione desiderata. È interessante scoprire di cosa si tratta e un HotJar poll può aiutarti a raccogliere utili feedback di questo tipo. Analizzando accuratamente queste risposte (almeno un centinaio per pagina per avere un riscontro credibile) potreste accorgervi di come il contenuto che avete realizzato sia meno completo di quanto immaginavate. Non solo: potete chiedere di suggerire altri argomenti di interesse e utilizzare gli spunti ottenuti per realizzare un nuovo piano contenuti ottimizzato SEO.

Domande suggerite per e-commerce:

  1. Hai qualche domanda prima di completare l’acquisto?
  2. I nostri prezzi sono chiari?
  3. In questa fase c’è qualcosa che ti impedisce di procedere con l’acquisto?
  4. Qual è stata la tua più grande preoccupazione in fase di acquisto sul nostro store?

I sondaggi possono essere molto utili anche per siti e-commerce: all’interno di una determinata scheda prodotto possono mancare o essere poco visibili informazioni che l’utente ritiene fondamentali per poter portare a termine l’acquisto.

HotJar heatmaps: gli utenti manifestano esattamente ciò che gli interessa

HotJar SEO

Le “mappe di calore” di HotJar permettono di monitorare pagine specifiche, fornendo come output (dopo aver acquisito un numero sufficiente di visualizzazioni) un insieme di dati aggregati che permette di ottenere informazioni rilevanti relative a:

  • click/tap su determinati elementi della pagina;
  • movimenti del mouse sulla pagina;
  • scroll sulla pagina.

Dovete monitorare l’efficacia di una delle pagine che raccoglie più accessi organici? Scoprite se l’utente arriva fino in fondo alla pagina (cliccando su “Scroll”) dove magari ora avete inserito l’unica call-to-action del contenuto, individuate gli elementi della pagina su cui cliccano di più (“Click”/”Tap”) o gli elementi dove muovono di più il mouse (“Move”).

Immaginate di avere un articolo di blog che presenta un menu con link alle sezioni interne della pagina. Con le heatmap di HotJar capirete a colpo d’occhio quali sono le sezioni di maggiore interesse analizzando i click sulle voci del menu e i movimenti del mouse nelle rispettive sezioni. Mettendo in evidenza le sezioni di maggiore interesse per gli utenti, darete loro la possibilità di trovare prima la risposta che cercano e, ottenuta la loro fiducia, potrete più facilmente veicolarli verso i vostri obiettivi di conversione.

HotJar recordings: per ottenere video di come gli utenti navigano il sito!

HotJar permette anche di registrare la navigazione effettuata dagli utenti sui diversi dispositivi, per cui avrete la possibilità di mettervi nei panni dei vostri utenti e vedere tutto ciò che hanno fatto, i link su cui hanno cliccato, le pagine che hanno visto, ecc.

Inoltre, per ogni registrazione, HotJar fornisce dati fondamentali sull’utente:

  • paese di origine;
  • durata della navigazione sul sito;
  • dispositivo utilizzato;
  • browser e sistema operativo

Scoprirete come, a volte, l’attenzione dedicata ai contenuti su cui avete speso molte energie dura giusto il tempo di uno swipe, oppure che le call to action che pensavate tanto efficaci non riescono a contrastare il fenomeno della cecità all’advertising, una delle più classiche criticità UX di un sito web.

Guarda il video: https://www.youtube.com/watch?v=S-BUZgtJsCA

HotJar e SEO: qualche consiglio per migliorare qualità dei contenuti e usabilità

Come si possono integrare questi dati all’interno di una strategia SEO? Ecco, una breve checklist delle attività suggerite.

Analisi HotJar polls e ricerca nuove keyword

  • Iniziate a lavorare sulle vostre top pages (quindi quelle che già raccolgono buoni volumi di traffico e sono già posizionate).
  • Per ogni pagina fate un ragionamento che permetta di incrociare le query che più portano traffico a quelle pagine (Search Console->Prestazioni) con i temi più ricorrenti che emergono dai feedback lasciati dai vostri utenti per mezzo degli HotJar polls. Con un’analisi approfondita diventerà chiaro quali sono state le aspettative maggiormente disattese e che hanno portato gli utenti a lasciare la pagina con un senso di frustrazione.
  • Sulla base di quanto emerge, potrete poi effettuare una ricerca keyword volta a intercettare chiavi correlate e code lunghe che rispondano ai nuovi bisogni emersi.

Analisi heatmap e recordings, Analytics e redesign UX

Se i poll consentono di effettuare integrazioni di tipo principalmente testuale, l’analisi di mappe di calore e registrazioni vi aiuterà a capire come servire questi contenuti agli utenti:

  • notate che una voce appartenente al menu interno del vostro articolo viene cliccata molto più delle altre, ma rimanda alla sezione più bassa della pagina? Se ha senso, valutate di spostarla verso l’above-the-fold.
  • Se notate una sezione di particolare interesse per i vostri utenti (analizzate con cura movimenti del mouse, profondità di scroll e registrazioni), allora può essere utile inserirvi delle call to action o dei collegamenti verso specifiche pagine interne del sito (in questo modo aumenterete anche il tempo di permanenza e il numero di pagine viste per sessione).
  • Sfruttate anche le ancore che permettono di saltare da un paragrafo all’altro della stessa pagina (i “collegamenti rapidi”): migliorerete l’esperienza utente e, se creerete ancore ben strutturate, aumenterete le probabilità di far apparire questi collegamenti direttamente nello snippet in SERP.
  • Un’ultima nota: incrociate sempre questi dati con quelli che potete reperire su Google Analytics, come ad esempio l’origine del traffico, i dispositivi più utilizzati per navigare o altre informazioni che possono essere rilevanti in un’ottica di ottimizzazione SEO.

Incrociando tutti questi dati in maniera puntuale, non solo riuscirete a fornire all’utente un contenuto in grado di rispondere esaurientemente alla sua query, ma aumenterete anche il suo livello di fiducia nei confronti del vostro brand.