La crescita e l’utilizzo di Internet è inarrestabile, lo sappiamo. La realtà, però, è che i numeri che si registrano dal punto di vista della fruizione media globale sono davvero impressionanti, e le previsioni per il futuro fanno pensare: lo rivela un nuovo report realizzato recentemente (potete leggere l’articolo completo qui) che ha valutato i cambiamenti registrati in 65 diversi Paesi nel mondo.

I risultati più rilevanti sono stati:

  • 59,6 minuti nel 2010 Vs. 109,5 minuti al giorno nel 2014: la quantità di tempo trascorsa online è quasi raddoppiata, a fronte di un calo sensibile del tempo dedicato ai mezzi più tradizionali, che è passato da 402,2 minuti a 375,8 minuti. Questo dato è influenzato dallo sviluppo sorprendente della tecnologia mobile che ha permesso alle persone di essere sempre più connesse, ovunque. La previsione per il 2017 è quella di una continua crescita del tempo medio di fruizione: si ipotizza un +1,4% in tutto il mondo, raggiungendo probabilmente i 506 minuti.
  • Il web sta erodendo i mezzi di comunicazione tradizionali: un dato di fatto che si conosce ormai da tempo e che è stato causato dall’egemonia di Internet; i quotidiani, nello specifico, hanno sofferto molto da questo punto di vista con una riduzione significativa del tempo di lettura del 25% tra il 2010 e il 2014, prevedendo un ulteriore calo del 4,7% entro il 2017.
  • Il potere della tv: nonostante lo strapotere della Rete, la televisione si conferma il mezzo d’informazione più popolare a livello globale, con 183,9 minuti giornalieri registrati nel 2014, ben il 38% del consumo globale.

Questo report conferma da un lato una tendenza ormai nota, dall’altro un dato importante che deve far riflettere chi si occupa di comunicazione: la scelta di rimanere arroccati su posizioni, mezzi e modalità di interazione con gli utenti ancora fortemente legate alla tradizione non funziona più, ma serve un giusto mix ed equilibrio tra innovazione e stabilità; se da un lato è possibile utilizzare ancora giornali e quotidiani per rafforzare il valore e l’identità di un brand, dall’altro non si riesce più ad assolvere con efficacia alla funzione informativa se ci si limita unicamente all’utilizzo del supporto cartaceo. E’ qui che entra in gioco al meglio il Web: se le aziende non imparano a tarare i messaggi in relazione ai mezzi di comunicazione si avrà sempre un trasferimento delle informazioni parziale e impreciso; le notizie viaggiamo veloci in Rete, secondo le regole di Google, quasi sempre con un tono informale e supportate dai canali social.

Sono le regole del gioco, e chi non le rispetta rischia di fare la figura dell’ospite in abito formale ad un barbecue in giardino: non è un caso che siano nate, soprattutto negli ultimi anni, diverse agenzie web che si focalizzano unicamente sulla comunicazione online offrendo servizi ad hoc che strizzano l’occhio agli ambiti più geek di SEO e SEM.

A nostro parere investire nella comunicazione significa affidarsi a dei professionisti esperti in grado di trasmettere l’immagine migliore della nostra azienda, consigliando la forma e la modalità migliore per arrivare al più ampio bacino di utenti possibile, e il Web rappresenta certamente il futuro della notizia.

Come diceva ironicamente il giornalista Luigi Pintor “I quotidiani si chiamano così perché durano un giorno e il giorno dopo servono a incartare le patate o a pulire i vetri.” Scegliete responsabilmente!

newspaper