Si parla tanto della nuova normativa sui cookies, ma a cosa servono e come funzionano? Ecco spiegato di cosa si parla tanto online!
Proprio oggi ho letto un articolo molto interessante e spassoso su Wired che mi ha fatto riflettere sulla questione tanto discussa dei cookies.
Per chi non lo sapesse ancora (e spero vivamente che non si tratti di persone che gestiscono siti web, considerando che le multe per chi non adempie alla normativa sono salatissime) è obbligo di legge inserire nel proprio sito un avviso che dichiari l’utilizzo dei cookies e obblighi gli utenti ad accettare per poter proseguire nella navigazione.
Questa esigenza nasce da una preoccupazione generale nei confronti della questione privacy: i cookies, infatti, sono lo strumento essenziale di chi si occupa di profilare gli utenti, sondandone le preferenze, gli interessi, la geolocalizzazione, l’età e tutti quei dati relativi al comportamento online che permettono, in pratica, di vendere il prodotto giusto, nel momento giusto. E’ un po’ come la lampada di Aladino, che risponde ai tuoi desideri, senza però che tu l’abbia richiesto ad alta voce. E’ bastato pensarlo.
Simone Tolomelli, autore dell’articolo, spiega nel dettaglio perché preoccuparsi della privacy in relazione ai cookies è una scemenza bella e buona: quello che molti italiani e i qualunquisti di mezzo mondo non capiscono (aka tutte quelle persone che parlano unicamente per sentito dire, che se gli offrissi una fetta di torta fatta di cartone l’addenterebbero solo perché anche gli altri lo fanno) è che la Rete non è minimamente interessata a chi sei.
Mario Rossi, Giulia Bianchi o chiunque tu sia: non gli interessa. Non siamo in un film e nessuno vuole rubarci l’identità (a parte quando vi rubano il pin del bancomat, lì si che vi dovete preoccupare). Quello che Internet vuole sono i tuoi dati, perché rappresentano ciò che permette la profilazione degli utenti e quindi offre la possibilità alle aziende di proporre il prodotto giusto alla persona giusta.
I cookies sono ciò che permette di ridurre la pubblicità spam, perché, cari miei, se questi non ci fossero, saremmo sommersi da miliardi d’informazioni inutili e non catalogate, e allora sì che avremmo di che lamentarci. Non ne puoi più del banner che ti raccomanda la lavatrice perfetta per la tua casa? Pensa che vita dura avresti se ti suggerisse continuamente di comprare un trapano, un tapis roulant, un paio di sandali rossi, ecc…senza sapere che tu sei un uomo senza una gamba privo di qualsiasi attitudine ai lavori manuali.
Se non hai capito nulla di quello che ho appena detto e non ti sei mai posto il problema dei cookies per il tuo sito contattaci: siamo una web agency, possiamo darti una mano!
Silvia Borsa
Digital PR & Social Media Manager