Chi si occupa di Digital PR ama il proprio lavoro nonostante la giungla d’agenzia in cui si trova immerso. Come sopravvivere? Ecco la guida che aspettavate!

Quando capita di parlare di lavoro e arriva la fatidica domanda “E tu che cosa fai di bello?” a me iniziano a venire i sudori freddi. So che m’impantanerò in un discorso lunghissimo e molto faticoso che parte dagli albori della nascita di Google, passando per le basi del SEO fino al gran finale dedicato all’attività di Link Building e Digital PR. So anche che la risposta che avrò sarà una faccia perplessa o, nel migliore dei casi, un vago “Ah, che bello.”

Sia chiaro, non che la cosa mi offenda: capisco bene che chi non ha familiarità con il web difficilmente avrà mai sentito parlare di figure professionali come Digital PR, SEO Specialist o Social Media Manager, esattamente come io non sono in grado di distinguere tessuti o gradazioni di colore (cosa che, invece, mia mamma riesce a fare con una precisione degna dei codici RGB di Photoshop).

Chi mi conosce si stupisce ancora dopo anni del fatto che il mio sia davvero un lavoro: la realtà è che lavorare in una web agency, occupandomi di PR e Social Media, è sempre stato il mio sogno dai tempi dell’università e, nonostante lo stress, l’ansia e la momentanea follia che ogni tanto mi prende davanti allo schermo del computer, sono una di quelle persone contente di venire in ufficio.

Detto questo, affrontiamo la realtà: vivere ogni giorno la realtà di una web agency può essere una vera e propria follia. Ritmi frenetici, molti clienti da gestire, scadenze continue e tanti account diversi che devono collaborare insieme possono essere una combinazione micidiale per la sanità mentale di un account. Come in tutte le cose l’esperienza insegna e, a me, ha insegnato poche ma preziosissime “massime” che mi aiutano a gestire il carico di lavoro al meglio senza perdere i capelli per lo stress:

Respira e individua le priorità

Avere un’agenda strutturata può fare la differenza tra soccombere sotto una montagna di task aperti oppure riuscire a chiudere con orgoglio un progetto. Ogni cliente vede se stesso come priorità assoluta, ma solo l’account sa il tempo e l’impegno necessari per una determinata attività e in base a questo deve strutturare la propria agenda giornaliera. Non avendo il potere dell’ubiquità è importante concentrarsi bene e al massimo sui progetti più complessi, così da poter gestire poi con maggior relax le attività di routine meno impegnative.

Impara a dire di no.

Lavorando in team spesso si crea un rapporto di solidarietà e grande amicizia con i colleghi che ci porta a voler aiutare tutti: questo, a volte, rischia di trasformarsi in un drammatico circolo vizioso che ci fa perdere di vista il nostro carico di lavoro (vedi sopra per la questione delle priorità). Ok supportare, ok partecipare a meeting e brainstorming, ma non a discapito della produttività. Il cliente non è interessato alla vostra vita in agenzia, ma vuole vedere risultati positivi a fine mese. Non scordatevelo mai.

Divertiti.

Quanto è facile dimenticarselo, quando alle 7 di un venerdì pomeriggio siete ancora incollati alla scrivania a finire quel progetto che dovete assolutamente consegnare entro la fine della settimana! La realtà è che facciamo un lavoro privilegiato e creativo, che ci permette di sviluppare nuove idee e capacità: dobbiamo essere sempre aggiornati e collaborativi, sia con il team che con i clienti stessi, e abbiamo la possibilità di uscire dal seminato istituzionale di un classico ufficio stampa per creare progetti accattivanti e geniali a cui lavorare con passione.

Mica male, no?

Digital PR

Silvia Borsa

Digital PR & Social Media Manager