Lavorare in una web agency spesso significa gestire le pagine Facebook dei clienti.

Chiaramente gestiamo anche tutti gli altri social e quando dico TUTTI, intendo proprio tutti, ma in Italia la nostra attenzione si concentra principalmente sul caro Facebook!

Sia ben chiaro, gli altri canali sono ugualmente importanti, tuttavia, le statistiche(e noi) confermano come “faccialibro” mantenga il suo bel primato nazionale, vincendo facile su tutti gli altri.

facebook

Quindi, quando ci approcciamo ad un nuovo cliente e dopo aver fatto un’attenta analisi di target, settori di interesse e budget proponiamo delle strategie personalizzate per aumentare l’interazione su Facebook ed automaticamente anche la visibilità del brand.

Ma come si aumenta questa maledetta interazione su Facebook?

Miei adorati clienti la risposta è una sola, che vi piaccia o no: PPC.

Questo inquietante acronimo di Pay Per Click è uno dei pochi metodi sicuri per permettere ad una pagina neonata (o ad una che non è stata seguita particolarmente bene) di ottenere in poco tempo i risultati di brand visibility che si vogliono raggiungere.

“Ma perchè dobbiamo pagare?” – domanda frequente –

Perchè Facebook è cattivo, cattivo e fondamentale per il vostro business!

Zuckerberg sa benissimo che tutti i brand necessitano di lui, automaticamente, volete farvi notare? C’è da pagare!

Ma Mark non è cattivo fino in fondo quindi in linea di massima i budget per una campagna PPC sono decisamente accessibili e non comportano ingenti somme di denaro, almeno, non all’inizio.

Ora inizia la parte divertente, se gestire i social non è una cosa da bambini, immaginate quanto non sia un gioco gestire una campagna a pagamento! In questo caso le regole da seguire sono ben precise, altrimenti si ci ritrova con soldi spesi e nessun risultato (e questa cosa, oggettivamente, non è molto simpatica).

Noi nella nostra web agency abbiamo il nostro modo per gestire queste situazioni e data la nostra rinomata magnanimità ora vi riassumo in tre semplici punti gli elementi cardine di una PPC!

(Questi punti sono delle brevi risposte alle domande più frequenti dei nostri clienti quando costruiamo per loro una strategia social.)

  1. La PPC può essere indirizzata o ad aumentare la fanbase di Facebook o per aumentare i click al sito, sono entrambi molto utili e si prefiggono obiettivi completamente diversi. Obiettivi diversi significa anche costi, per ovvi motivi la seconda è più costosa della prima.
  2. Sponsored Post: grazie a loro potrete sponsorizzare un unico post (in vista ad esempio di un evento), lo sponsored post sarà visibile dagli amici degli amici, quindi da una marea di gente!
  3. Offer Claim: particolari tipi di post sponsorizzati valutabili nel caso in cui siate un e-commerce e vogliate offrire particolari sconti ai vostri clienti.

In linea di massima funziona così e ora passiamo alla parte più importante: ogni campagna di ogni brand è assolutamente personalizzata! Cambiano infatti i target di riferimento, dall’età, alla geolocalizzazione fino ad arrivare agli interessi!

Per non parlare poi delle “creatività”, il fatto che stiate pagando non significa che ora è tutto facile, ma assolutamente no! Voi non state comprando like di profili fake ma VISIBILITA’, quindi, senza post accattivanti, senza una grafica curata e senza contenuti studiati ad hoc la vostra PPC risulterà assolutamente fallimentare.

Ora è tutto chiaro?

Spero davvero tanto di si! In caso di dubbi scriveteci qui.

– made with love by Tonia –

PS: i Social Media Manager di OG sono molto sensibili sul tema della PPC, quindi, basta giocare con i loro sentimenti.