Agenzia di comunicazione, sintesi e budget: ecco come decliniamo il concetto di “less is more” in Optimized Group (che poi è come dire “ottimizzazione”, appunto!)
Recentemente abbiamo partecipato a un’interessante intervista di uno dei portali più famosi nell’ambito della pubblicità e del marketing, Mediastars. L’argomento di quest’anno è stato ispirato da una frase di Seth Godin, secondo il quale “Small is the new big”. Come a dire che meno è meglio, less is more, tagliare i fronzoli e tornare all’essenza. Il barocco pubblicitario è over, meglio un messaggio chiaro, una strategia pulita e subito implementabile. Ma significa anche calo dei budget, e quindi ridimensionamento delle risorse e degli investimenti da parte dei clienti. Un’agenzia di comunicazione deve fronteggiare tutto questo, ottimizzando – parola molto cara a noi di Optimized Group! – tempo e sforzi economici.
Pensando a questa spinosa situazione, mi vengono in mente due citazioni, antitetiche ma che contengono entrambe elementi di verità:
“Più grande è il budget, più piccole sono le idee; più piccolo è il budget, migliori sono le idee”, affermò il grande regista Francis Ford Coppola. Non so quale budget avesse per il primo film della saga “Il padrino”, ma senza dubbio l’idea era grandiosa se è diventato un enorme successo, entrando di diritto nell’Olimpo della cinematografia mondiale!
Invece, il controverso imprenditore Henry Ford ha dichiarato che: “Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo”. Impossibile confutare questa teoria, soprattutto per un addetto ai lavori dell’agenzia di comunicazione e online marketing!
Dal punto di vista contenutistico, certamente less is more. Ritengo che senza dubbio la sintesi sia fondamentale nel nostro lavoro: nei testi e nella struttura delle nostre strategie. Inutile riempire di fronzoli un progetto: meglio definire 2/3 concetti base, concretizzarli in altrettante attività da portare avanti con diligenza e trasparenza nei confronti del cliente. Inutile, allo stesso modo, riempire un articolo o un comunicato stampa di perifrasi e digressioni: servirà solo a renderlo pesante e indigesto per i media, meglio essere brevi e pregnanti… con un occhio di riguardo all’ottimizzazione.
È altrettanto ovvio, lato economico, che portare avanti un progetto di comunicazione con un budget alto per progetti collaterali è più semplice: ad esempio, nelle Digital PR, se oltre all’attività di redazione di articoli e comunicati da inviare a redazioni selezionate, possiamo avere a disposizione un piccolo “gruzzolo” per coinvolgere top blogger e influencer che lavorano solo dietro compenso, il progetto che ne deriverà sarà di qualità eccelsa. Oppure, lato Social Media, se oltre alla gestione del contenuto e dell’interazione sulle pagine, possiamo prevedere un budget per le PPC, aumentando fan e click al sito, tutto diventa più semplice.
È anche vero, però, parafrasando Coppola, che le sfide più belle si affrontano quando si può contare solo sulla forza del proprio ingegno e sull’incrollabilità della propria passione. Il più alto budget, senza un vero impegno alla base, non serve a nulla!
– Greta Lomaestro