content marketing

Contenuti di qualità: gli elementi che bisogna tenere in considerazione se si vuole fare la differenza rispetto ai competitor

Come si valuta la qualità di un contenuto e come è possibile scrivere contenuti qualitativamente superiori rispetto ai propri competitor? Ci sono alcuni aspetti fondamentali che è impossibile trascurare. La loro assenza può avere effetti anche più negativi della seconda pagina di Google: un sito, infatti, potrebbe arrivare ad avere una cattiva reputazione online e si potrebbe guastare l’immagine di chi ci ha messo tempo, fatica e impegno a costruirla.

Ecco quindi una breve guida che vi aiuterà a capire cos’è la qualità e come creare contenuti di valore non solo per i motori di ricerca, ma anche e soprattutto per gli utenti.

Contenuti di qualità: cosa rappresenta questo fattore per Google?

Chi scrive per il web lo sa bene: posizionarsi nella seconda pagina di Google è un po’ come “finire nell’ultima fila di uno scaffale al supermercato”. In pochi notano quel prodotto, perché tutti si fermano alla prima. Per questo motivo, quando si parla di qualità dei contenuti si deve avere chiaro in mente quali sono i criteri in base ai quali Google la valuta. Il colosso di Mountain View ha rilasciato, lo scorso luglio, un aggiornamento delle linee guida dei Quality Raters, ovvero quelle persone che valutano la qualità dei contenuti indicizzati sulle pagine del motore di ricerca.

Si tratta di 160 pagine illuminanti e ricche di esempi pratici che illustrano il concetto di qualità dei contenuti per Google. Nello specifico, le pagine web considerate di qualità sono quelle che:

  • soddisfano pienamente lo scopo per il quale sono state create, attraverso una quantità adeguata di contenuto principale (Main Content), che può essere supportato dai contenuti supplementari (Supplementary Content) che hanno la funzione di migliorare la user experience;
  • presentano la giusta dose di E.A.T., acronimo di Expertise, Authoritativeness e Trustworthiness, ovvero competenza, autorevolezza e affidabilità in merito all’argomento che viene trattato;
  • hanno una buona reputazione, non solo a livello di sito ma relativamente agli autori degli articoli: indicare il loro nome è sinonimo di credibilità, perché gli utenti hanno la possibilità di cercare in rete chi ha scritto il contenuto e verificare se si tratta di un esperto o meno.

 

I contenuti di qualità sono anche quelli che riescono a dare all’utente la risposta che stava cercando quando ha digitato la query sul motore di ricerca. Google, poi, guarda con un occhio di riguardo i siti Mobile Friendly, che garantiscono all’utente la migliore risposta ai suoi bisogni.

I contenuti di qualità sanno comunicare in modo chiaro

Un contenuto raggiunge il suo scopo se soddisfa l’utente che lo trova: lo fa se riesce a farsi capire. Per farlo, deve avere alcune caratteristiche di base:

  • deve essere scritto nel rispetto delle regole grammaticali. Un contenuto non deve essere pensato unicamente per il motore di ricerca, altrimenti rischia di diventare un testo scritto in “googlelese” e non in italiano;
  • deve essere un contenuto leggibile: la lettura deve essere semplice, immediata e pensata anche per la visualizzazione da mobile. I paragrafi devono essere coesi e, nel caso di citazioni e dati, devono contenere sempre il riferimento alle fonti in modo che chi legge possa verificarne attendibilità e veridicità;
  • deve essere consistente, nel senso che deve saper instaurare un legame con il lettore, attraverso l’utilizzo del tono di voce più adeguato, e rispettare la coerenza dal punto di vista comunicativo.

 

Contenuti di qualità e testi lunghi: le differenze

La tendenza a confondere i contenuti di qualità con i testi lunghi è assai diffusa. Alcuni la chiamano “la sindrome da foglio protocollo” e consiste proprio nell’ossessione di dover scrivere articoli fitti di testo, che spesso finiscono con l’annoiare il lettore, condurlo fuori strada rispetto a quella che era la sua esigenza inziale o, peggio ancora, aumentare il tasso di rimbalzo della pagina perché non soddisfacenti nonostante il numero di battute.

La lettura dei contenuti di qualità è una vera e propria esperienza, che deve coinvolgere chi legge senza farlo perdere durante il percorso. Per questo motivo, la qualità di un contenuto prescinde dalla sua lunghezza. Se è breve, ma rispetta tutti i criteri citati fino a questo momento, rimane comunque un contenuto di valore.

Contenuti di qualità: le tre C

I contenuti di qualità presentano anche le seguenti caratteristiche:

  • sono condivisibili e, di conseguenza, chi li legge è portato a divulgarli perché li reputa interessanti e degni di considerazione da parte degli altri;
  • sono coinvolgenti e tengono il lettore letteralmente incollato allo schermo dall’inizio alla fine;
  • sono citabili e vengono dunque apprezzati da altri siti che li inseriscono all’interno delle loro pagine web.

 

Considerazioni finali: i contenuti di qualità producono un valore aggiunto

Un contenuto di qualità è, com’è intuibile, un contenuto utile, che mantiene la promessa fatta al lettore nel titolo e nella premessa iniziale, e che ha un potenziale virale che può essere alimentato dal passaparola degli utenti e dalla condivisione sui social.

Il valore aggiunto di cui si fa portatore consiste nella relazione che riesce a instaurare con il destinatario, riuscendo a risolvere un problema concreto, a rispondere a una domanda specifica, a divertire, a emozionare e a informare in modo esaustivo, originale, onesto.