Scrivere un Report rispondendo a quattro domande principali!
In qualsiasi agenzia di web marketing, esiste una fase del flusso di lavoro che solitamente si dà per scontato; in realtà è un’attività essenziale per entrambe le parti: agenzia e cliente. Si parla della reportistica. Può avere scadenza mensile, settimanale o addirittura giornaliera in casi eccezionali, il report viene solitamente utilizzato per dimostrare al cliente il lavoro svolto nell’arco di periodo preso in considerazione e soprattutto per comunicare i risultati ottenuti in termini di KPI.
Il seguente articolo ha l’obiettivo di chiarire le idee sull’importanza di un report ben formulato, e soprattutto creare una linea guida per la realizzazione di tale report, basata sulle domande da porsi all’inizio. Pronti, partenza, via!
Prima domanda: “Cosa vogliamo comunicare con questo report?”
Solitamente i report vengono inviati in automatico alla scadenza di un progetto oppure di un arco temporale, ma è bene sempre porsi questa domanda. Se non si ha nulla di nuovo da comunicare è meglio alzare la cornetta a sentire il cliente per un veloce aggiornamento sugli andamenti.
Seconda domanda: “Quale sarà l’oggetto di tale report?”
A seconda dell’oggetto in questione, le parole e i KPI cambieranno, ma il contenuto deve rimanere lo stesso. E per contenuto intendiamo una sorta di scaletta da tenere sempre presente, ed è la seguente: introduzione, grafici e dati, note esplicative, conclusioni e piano d’azione futuro. Pensavate fosse più complesso vero? E invece no! Il bello del report è che deve essere semplice e comprensibile, bisogna arrivare dritti al dunque, riportare dati interessanti che manifestino un cambiamento, positivo o negativo che sia (meglio che sia positivo!).
Terza domanda: “A chi è indirizzato il report?”
Nel settore dell’online marketing, i destinatari possono essere diversi; ci possiamo indirizzare al Marketing Director, al Digital Marketing Manager o addirittura al CEO di un’azienda. Un amministratore delegato non certo sarà interessato a conoscere la percentuale di exit rate, ma vorrà semplicemente sapere se l’attività di online marketing sta contribuendo a generare profitto. Di conseguenza, i KPI che guarderà saranno Entrate, Transazioni e Costi.
Quarta domanda: “È ben formattato?”
Controllate sempre a conclusione prima di inviarlo che la grafica vada bene, che non ci siano errori grossolani e che, ripeto, stiate effettivamente comunicando qualcosa. Fate attenzione perché spesso e volentieri sono i dettagli che fanno la differenza!
Buon report!
Chiara Calzolaro – Project Manager