L’era dei desktop volge lentamente al termine, gli smartphone e, in generale, i dispositivi mobili rappresentano il futuro, anche in chiave di posizionamento Google. L’ultimo algoritmo del colosso di Mountain View, attivo da maggio, andrà infatti a penalizzare tutti quei siti web che non sono mobile friendly, costringendo di fatto tutti alla corsa verso un cambiamento del design in senso responsivo. La fruizione di internet dai dispositivi mobili è giunta ai massimi livelli, tanto da non poter più pensare ad un sito web che non si visualizzi in maniera ottimizzata anche su schermi da 5, 7 o 9 pollici.

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L’importanza del design responsivo per il posizionamento Google

Abbiamo detto che un sito non ottimizzato per smartphone e tablet subirà, con l’ultimo update dell’algoritmo di Google, un forte ridimensionato in ottica SERP; rischia di sparire dall’elenco dei risultati di ricerca o di finire nelle ultime posizioni, se non nelle ultime pagine. Il primo step da compiere, da parte degli sviluppatori, è la conversione, qualora non fosse già stata attuata, della struttura del sito verso un design responsivo (RWD), cioè in grado di adattare automaticamente la grafica al dispositivo sul quale viene visualizzato, eliminando, o riducendo al minimo, la necessità dell’utente di modificare la dimensione dei contenuti per una lettura ottimizzata. Google si adatta ai tempi e al tipo di fruizione dei contenuti web e ha deciso di penalizzare chi invece non è aggiornato e non può quindi fornire la migliore risposta grafica in base al dispositivo che viene utilizzato. In effetti oggi la stessa navigazione è cambiata, non si basa più sulla semplice consultazione dei contenuti ma è interattiva; online si svolgono operazioni anche importanti, si accede al proprio conto in banca, si acquista, si vende, si fa insomma di tutto, per cui gli utenti sono più propensi ad utilizzare siti web che si adattino immediatamente alla dimensioni dello schermo, senza doversi preoccupare di ingrandire o di ridurre immagini e caratteri. Sono tutti più esigenti e non tollerano perdite di tempo inutili, anche perché molti hanno dirottato il proprio lavoro sui dispositivi mobili.

Mobilgeddon, l’algoritmo che rivoluziona il design dei siti web

Un nome che sa di catastrofe e rievoca immagini apocalittiche; un’iperbole forse eccessiva, ma comunque utile per capire come nel web sia in atto una rivoluzione epocale, guidata dai dispositivi mobili. Con il temine Mobilgeddon è stato infatti ribattezzato il nuovo algoritmo di Google, che costringerà ad un adeguamento grafico una percentuale elevatissima di siti web, soprattutto istituzionali, pensati in principio solo per i desktop e quindi difficili da fruire per i possessori di smartphone, tablet e altri dispositivi mobili. I caratteri troppo piccoli, i link così vicini da cliccarne quasi sempre due, le immagini ridotte o sovradimensionate non sono più accettabili e falle di questo tipo nei siti web rappresenteranno un pesante fattore di penalizzazione per il posizionamento Google.

E il tuo sito com’è? È mobile-friendly? Si basa su un design responsivo o necessita di adattamento manuale a secondo del dispositivo su cui viene visualizzato? In quest’ultimo caso, contattata immediatamente una web agency e discuti subito una soluzione per ottimizzare la lettura e la fruizione dei contenuti, per non perdere il posizionamento Google acquisito.