Nel 2016 nessuno può permettersi di fare a meno delle PR  (pubbliche relazioni) quelle attività sociali che da sempre hanno fatto al differenza. Tanto una grande azienda, quanto un singola persona, necessitano di relazioni pubbliche per far conoscere il proprio brand nel calderone di attività che inondano il web. La visibilità, infatti, non si ottiene solo con un posizionamento SEO o con campagne a pagamento, ma anche con tecniche di comunicazione ben specifiche, che ora andremo a vedere.

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PR, pubbliche relazioni specifiche per ogni tipo di business

Come detto, ogni attività ha bisogno di fare pubbliche relazioni, PR per convenienza di dicitura; al tempo stesso, però, un esperto di PR deve essere competente nel campo in cui opera, per una serie di motivi. In primo luogo che si occupa di far conoscere all’esterno un brand, deve esserne il primo sostenitore, parlarne in maniera entusiastica e, prima di convincere gli altri, deve convincere se stesso della cosa. Ecco perché deve possedere un interesse di base verso il servizio o il prodotto dell’attività che promuove. Inoltre, si troverà spesso a rispondere a commenti, a partecipare a forum di settore e a dare consigli, per cui deve vantare una certa credibilità e affidabilità. Un PR è la versione antropomorfa di un biglietto da visita dell’azienda.

Di cosa si occupa un PR: pubbliche relazioni e non solo

L’addetto alle pubbliche relazioni deve stabilire connessioni con soggetti influenti del settore, visitarne i siti e i blog, diventarne follower sui social network, commentarne i post, stabilire una connessione e fare in modo che si interessino al brand che promuove, linkando il sito o la pagina Facebook. Creare una cerchia di persone ritenute influenti (influencer) serve a guadagnare l’attenzione da parte dei motori di ricerca; se un’attività viene linkata da utenti che Google ritiene di rilievo e affidabili, di conseguenza cresce anche la considerazione verso quell’attività, con tutto il beneficio che ne può ricavare il ranking.

DPR, pubbliche relazioni digitali nell’era 2.0

Benché si continui ad utilizzare l’acronimo PR per le pubbliche relazioni, oggi bisogna parlare di DPR, cioè di Digital Public Relations, in un’ottica evoluta rispetto a quelli che erano i compiti tradizionali. Come abbiamo appena visto, oggi un PR, o DPR si occupa di promuovere il brand sui social media, sa utilizzarli in maniera approfondita e conosce le strategie di web marketing. Tra le varie competenze, deve anche:
– difendere la reputazione di un cliente, qualora essa venisse attaccata sui social network, sui forum o su siti di recensioni, e migliorarla anche se già positiva
– organizzare e gestire gli eventi
– rispondere a commenti di ogni tipo con garbo ed in maniera esaustiva
L’addetto alla pubbliche relazioni online deve fare in modo che si parli del prodotto o del servizio del suo cliente nel web, possibilmente in maniera positiva.