Due aree del digital unite verso lo stesso obiettivo strategico: le conversioni online. Tutti gli aspetti da considerare!

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Spesso ne sentiamo parlare come se fossero due discipline del tutto distinte, eppure – a ben vedere – SEO e CRO sono più simili di quanto si creda.

Se, da un lato, la Search Engine Optimization ha come “obiettivo operativo” quello di portare traffico organico su un sito facendolo comparire tra i primi risultati di ricerca, dall’altro lato la Conversion Rate Optimization mira a incrementare il tasso di conversione, ovvero il rapporto tra visite e, appunto, le conversioni che gli utenti possono effettuare.

Due obiettivi operativi diversi, uno stesso obiettivo strategico: l’aumento delle conversioni online.

Volete saperne di più? Scoprite quanto è importante un approccio integrato SEO e CRO per il vostro business!

 

Verso la conversione: da utenti di passaggio a clienti

Anzitutto, cosa si intende esattamente quando si parla di “conversione” su un sito web? La conversione può essere un acquisto, una richiesta di informazioni, l’iscrizione a un servizio… qualsiasi azione, compiuta da un utente web, che permette al business di raggiungere i propri obiettivi.

Fondamentale, per un business che vuole massimizzare il proprio ROI sul sito, distinguere anzitutto tra macroconversioni e microconversioni, dove le prime rappresentano il completamento, da parte dell’utente, di un obiettivo particolarmente rilevante per il business, mentre le seconde sono obiettivi intermedi nel percorso di conversione finale.

 

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Se in un e-commerce la macroconversione è rappresentata da una transazione, una microconversione è, ad esempio, l’aggiunta al carrello di un articolo. Allo stesso modo, un sito aziendale può trarre la sua massima utilità da una richiesta di preventivo; un blog dal numero di click fatti sugli ads inseriti nei propri post… e così via.

L’integrazione di discipline come SEO e CRO ha dunque l’obiettivo di convertire semplici visitatori che atterrano sul sito in clienti affezionati che effettuano una conversione.

È chiaro che la definizione, a monte, di quelle che sono macroconversioni e microconversioni per il proprio business è fondamentale tanto per la SEO quanto per la CRO. È fondamentale perché il passaggio da visitatori a clienti richiede di mettere in campo una strategia volta a intercettare il maggior volume possibile di traffico qualificato e, quindi, propenso alla conversione.

 

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Per fare ciò dobbiamo lavorare tenendo a mente un solo concetto: user first.

 

User first: focus su qualità ed esperienza utente

Garantire un’esperienza di navigazione fluida ed efficace è il modo migliore per portare l’utente a raggiungere l’obiettivo che abbiamo pensato per lui. Una simile esperienza di navigazione è un requisito fondamentale per soddisfare l’utente: in che modo è possibile raggiungere questo obiettivo con un approccio integrato SEO e CRO? Vediamo i principali aspetti da considerare.

 

Dalla query alla conversione: la Search Experience Optimization

Ecco un esempio di come può avvenire un ottimale processo di navigazione finalizzato alla conversione.

  • Digito la mia query su Google.
  • In SERP individuo un risultato che sembra interessante e, dalle informazioni che leggo nel suo snippet, la pagina sembra rispondere alle mie necessità.
  • Clicco sul risultato e la pagina si apre molto rapidamente (per fortuna, perché navigo da smartphone e non ho molto tempo). Trovo un design gradevole, in linea con le mie aspettative; la prima impressione nei confronti di questo brand è positiva.
  • Leggo il contenuto della scheda-prodotto (ipotizziamo di essere su un e-commerce) e capisco che risponde in maniera efficace all’intento della mia ricerca: sono sempre più soddisfatto.
  • Procediamo all’acquisto: la fase di checkout è molto lineare e non presenta complicazioni, fantastico! E posso anche pagare con Paypal senza registrarmi.

Questo è un semplice ma efficace esempio di come una piacevole esperienza di navigazione possa davvero fare la differenza e avere un impatto significativo sulle nostre conversioni (tanto che possiamo definire Search Experience Optimization l’approccio integrato SEO e CRO).

 

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Ovviamente quello raccontato è un caso limite, i fattori in gioco sono tanti e spesso complessi. Ma è da tenere a mente che il posizionamento organico di un sito – ricevere traffico dai motori di ricerca – serve a poco se non si pensa all’esperienza complessiva dell’utente. E anche lo stesso Google, se rileva che l’esperienza dell’utente sul sito non è ottimale – ad esempio perché le sue pagine presentano un elevato bounce rate – tenderà nel tempo a favorire il posizionamento di siti nostri competitor.

 

Sei curioso di saperne di più? Presto pubblicheremo la seconda parte dell’articolo!