Digital PR e PR tradizionali non sono antitetiche, anzi, convivono senza problemi, sostenendosi; da anni il mantra della comunicazione recita che senza pubbliche relazioni un business è morto, perché non può prima di tutto espandersi, e poi farsi conoscere. Tutto vero, senza dubbio, ma bisogna capire anche come integrare le PR e le digital PR all’interno di una strategia comunicativa aziendale. Gli aspetti da curare e da valutare oggi sono davvero tanti e vanno dal classico ufficio stampa (si usa ancora, soprattutto nelle relazioni locali) all’analisi dei social network e alla gestione della reputazione online. Vediamo nel dettaglio quali compiti deve attendere un digital PR.

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Digital PR, i nuovi esperti della comunicazione aziendale

Sembrano lontani i tempi in cui l’addetto alle relazioni pubbliche si occupava di curare l’ufficio stampa e i rapporti con l’esterno; adesso l’evoluzione in digital PR ha cambiato notevolmente le cose, rivoluzionando il sistema. La parte più importante del lavoro riguarda sicuramente il rapporto con gli utenti attraverso i social network e la salvaguardia, o meglio ancora l’accrescimento, della reputazione online. I comunicati stampa tradizionali restano marginali, perché il loro spazio è stato occupato dalla promozione sui social network; gli annunci sono social, raggiungono tutti grazie alle condivisioni, basta creare testi originali ed interessanti per avviare un circolo comunicativo virtuoso che praticamente funziona da solo.

Digital PR, influencers e gestione della reputazione

Tutto questo meccanismo si muove intorno a nuove figure della comunicazione, i cosiddetti influencer, cioè gli utenti, spesso sono blogger, che godono di credibilità e affidabilità, quelli che hanno il potere di veicolare l’attenzione verso un determinato prodotto o servizio. Il lavoro del digital PR di un’azienda è quello di entrare nelle grazie di un influencer, proponendo contenuti di qualità, mirati a stimolare la curiosità e l’attenzione dell’utenza. Tutto questo avviene principalmente attraverso Twitter, Facebook, i blog, tutte piattaforme su cui un digital PR deve essere presente con commenti, like, post, tutto ciò che consente di dare visibilità, facendo però attenzione a non far scadere la reputazione online dell’azienda con comportamenti eccessivi: l’interesse dell’utenza, specie degli influencer, non si cattura con lo spam o con la proposta insistente di contenuti, ma attraverso un lavoro certosino e discreto, volto a spingere gli altri ad avvicinarsi.
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